BENVENUTO

BENVENUTO!!! SEI NEL BLOG DELLE ISTRUZIONI PER FAR DA TE TUTTO QUELLO CHE SERVE!!!

martedì 14 maggio 2013

Finalmente!!!

Dopo ben due mesi, finalmente questa sera ho sfornato il mio primo vero, fragrante e soprattutto buon pane! Ho letto che panificare e' un gioco di pazienza: è verissimo. Se ci si perde d'animo ai primi due, tre, cinque, dieci tentativi, non si avrà l'opportunità di sentire, a metà cottura, quel profumo che già preannuncia qualcosa di buono, non si vedrà all'apertura del forno quella forma perfettamente lievitata e dorata che suona con quel TOC TOC bello pieno quando ci si battono le nocche, non si potrà apprezzare nel momento del taglio quanto sia croccante la crosta che si sbriciola sotto la lama in contrasto con la mollica morbida, elastica e alveolata, ma, soprattutto, quando ancora caldo (non è mai possibile resistere fino al raffreddamento!) lo si assaggerà, si proverà quell'orgoglio di chi sa bene di esserci riuscito: siiiiii....ce l'ho fatta!!! E tutto questo grazie al continuo sperimentare dosi, tempi di lievitazione, farine, ricette e....il LIEVITO NATURALE, i suoi rinfreschi, la magia della sua composizione ( di fatto diversa a seconda di chi e dove lo si fa)  e il fatto che sia vivo, che abbia bisogno di cure... Io, che sono previdente  ho iniziato la sua preparazione con tre ricette differenti per avere la certezza che almeno una avrebbe iniziato a fermentare come si deve. Mi sono poi ritrovata con tre barattoli di lievito in quanto sia lo starter a base miele, che quello allo yogurt bio che quello di  frutta(uva passa) hanno funzionato benissimo e nel giro di una settimana avevo il mio bel lievito naturale, anzi, i miei bei lieviti dai profumi diversi. Ora, avendo letto che più la pasta madre è ricca di batteri e lactobacilli più è salutare e "buona", per semplificare i rinfreschi, non sprecare farina e  migliorare contemporaneamente le qualità organolettiche dell'impasto, ho riunito i tre giovincelli in un unico contenitore, ottenendo di fatto un lievito ancora più complesso e ricco di ceppi diversi tra loro: il trionfo della biodiversità in un bicchiere. Di seguito i link che ho seguito per fare il lievito madre:
http://www.stilenaturale.com/news/1597/Come-autoprodurre-la-pasta-madre-pasta-acida-o-lievito-naturale.html
http://vivalafocaccia.com/2010/01/04/la-video-ricetta-del-lievito-naturale/
http://ricette.giallozafferano.it/Lievito-madre.html
I rinfreschi sono stati tutti cambiati dalle relative ricette sino ad esaurimento farina, ossia, all'inizio ho utilizzato per tutti e tre  farina Manitoba. Terminata la scorta di Manitoba, sono passata all'integrale macinata a pietra. Ora ho riunito i tre lieviti in un unico contenitore e li rinfresco con le farine che intendo usare nel pane (praticamente, quelle che ho in casa...) dando spesso la preferenza alla farina di forza, la Manitoba Spadoni. Il risultato è un impasto vivace, dalla crescita miracolosa, non più acido ma sapido e corposo. Chi lo vuole? La pasta madre non si vende MAI, si regala. Se tu non avessi voglia di cimentarti con la creazione vera e propria del lievito ma ne volessi un po' del mio, cerca un barattolo tipo conserva bello pulito e vai alla pagina ADOTTA LA PASTA MADRE. Troverai le indicazioni per riceverla.
P.S. Tra poco posterò come ho fatto la mia pasta madre... Per chi volesse provare la biodiversità del lievito...
Ciao, alla prossima!!!

2 commenti:

  1. Il tuo barattolo e già pronto.... Oltre a Birra dovrai curare anche qualche milione di batteri e fermenti...

    RispondiElimina